Detenuti in esecuzione penale esterna che lavano e conservano indumenti per i senza tetto e gli indigenti di Taranto. L’idea di una lavanderia sociale l’hanno portata avanti operatori ed utenti del nostro Centro Socio Rieducativo Fieri Potest, dopo aver constatato le necessità che nascevano a seguito delle attività di volontariato con i senza fissa dimora durante le missioni notturne in giro per la città ma anche prestando attenzione ai bisogni di chi si rivolgeva allo sportello di ascolto della nostra associazione. A due anni dall’avvio del progetto approvato dal Garante dei detenuti Pietro Rossi con l’idea da un lato di rispondere alle necessità dei più fragili e dall’altro di essere un tassello del percorso di reinserimento dei detenuti in esecuzione penale esterna che frequentano il nostro centro socio rieducativo Fieri Potest, è tempo di bilanci. Il progetto è infatti è ufficialmente iniziato a giugno del 2022 e già nel primo semestre del 2023 ha preso piede la raccolta di indumenti, la loro selezione e la loro conservazione. Nella seconda parte del 2023, gli utenti di Fieri Potest hanno affiancato a questo servizio quello della formazione nell’utilizzo delle lavatrici. Tipologie di lavaggio, detersivi da utilizzare, tecniche per asciugatura e conservazione del vestiario pulito, sono state al centro di un paio di mesi formazione su macchinari domestici prima e su uno di tipo industriale, poi. “Questo è stato un passo importante – spiega don Francesco Mitidieri, presidente dell’associazione ‘Noi&Voi’ – che ha riscosso particolare interesse perché si tratta di competenze spendibili nel mondo del lavoro. Pian piano la nostra attenzione si è focalizzata su uno degli utenti che ha partecipato alle varie attività, un uomo in semilibertà a cui è stata affidata la responsabilità del servizio, ovviamente sempre con il nostro affiancamento e con la nostra supervisione. Ringraziamo il garante regionale dei detenuti Pietro Rossi per la sensibilità e la lungimiranza che ha dimostrato accordandoci fiducia per portare avanti l’idea della lavanderia sociale. La fase progettuale si è conclusa a gennaio 2024 ma il servizio continua anche con la benedizione di don Raffaele Grimaldi, Ispettore generale dei cappellani delle carceri italiane che è venuto a farci visita e ha apprezzato molto questo progetto”.
Ph Roberto Pedron