A proposito di volontariato
A proposito dell’importanza del volontariato Dato che le condizioni (decreti e meteo) non ci permettono di poter viaggiare come vorremmo, a portarvi lontano con cuore e mente per cercare di donarvi un sorriso, ci pensiamo noi…o meglio, ci pensa lei, la piccola
A. che il suo ha un potere vitaminico!Questa storia parla di destinazioni raggiunte a fatica, per necessità, per circostante e di traguardi tanto piccini quanto grandi per sentirsi parte integrante di una società che non ci si aspettava di poter abitare ed in cui invece si vive!
A. e mamma L. sono originarie di un paese dell’Africa equatoriale che da tempo non era più “casa”…che le ha viste partire piccolissime, tanto da essere scambiate per sorelle, tanto da far spalancare le mascelle degli scettici che si confrontano con una madre tanto giovane quanto coraggiosa.Intraprendendo un percorso migratorio ahinoi, rispettando il copione che da troppi anni a questa parte si ripete, hanno attraversato e vissuto tutte le brutture del caso e per nessuna delle due è stato risparmiato niente.
Ma aggrappandosi alle ultime forze e speranze, mamma L. si imbarca con la figlioletta sfidando anche il mare.
Su un gommone arancione, affidandosi all’incognita oscurità del Mediterraneo.Tratte in salvo dalla Ong SOS MEDITERRANEE, approdano a Taranto poco meno di un anno fa. Toccano terra, sono al sicuro. Sono vive.Riconoscenza, tanta. Verso l’umanità che le ha accolte, che le ha aiutate ed incoscienza, troppa. Quella di chi non ha avuto il tempo di realizzare ciò che ha appena vissuto perché è chiamata a capire la nuova realtà che le ospita, la stessa che si aspetta anche una buona integrazione…possibilmente al più presto!
E poi l’incontro inaspettato. In un momento di smarrimento generale, nel pieno corso di una pandemia, che prepotente richiedeva attenzioni, cure ed il mantenimento dei tenori di vita (a cui eravamo o meno abituati) ma non dava…non restituiva nulla in cambio. Sguardi ed anime che si incrociano, conoscenza, frequentazioni, affetto.In Puglia, mamma e figlia hanno potuto avviare la procedura per la richiesta di Protezione Internazionale, potendo beneficiare anche dei servizi che lo Stato mette a disposizione di chi verte in queste condizioni ma forse hanno avuto ricevuto qualcosa di più prezioso: la possibilità di conoscere la brava gente che popola le nostre società. In pochi mesi, il sorriso contagioso di A. e la dolcezza di L., sono diventate compagne di giochi, amiche, confidenti, nipotine, sorelle di chi le ha volute scoprire aprendo braccia, cuore e mente.
Poi una improvvisa rimodulazione ha visto la redistribuzione degli ospiti del centro che le accoglieva un po’ in tutta Italia. E dal profondo sud sono arrivata al profondo nord, ancora una volta tutto da ricominciare e ricostruire. E se pensate che distanze fisiche e virus abbiano potuto fermare l’operato dei nostri volontari vi sbagliate di grosso. Lezioni di italiano in videochiamata, mail e telefonate con gli enti locali hanno sopperito alla presenza. Di un periodo difficile per tutti e di un cambiamento che poteva avere evoluzioni negative che sanno di isolamento e disagio, portiamo la vittoria e la gioia dell’inserimento scolastico di mamma e figlia, l’attenzione e la cura di chi ha accolto loro e noi (figurativamente parlando) parlando e agendo da e con il cuore.
Ancora una volta, testimoni di una umanità.”In questa giornata desidero esprimere sincera gratitudine al mondo del volontariato e a quello del Terzo Settore, per il sostegno che sta assicurando alla comunità particolarmente colpita dalla pandemia. In questi mesi, i volontari hanno svolto con dedizione e altruismo un ruolo fondamentale, dedicando spontaneamente il loro tempo alle persone in difficoltà. Nel rimanere vicino a chi soffre, ai più deboli, a chi ha bisogno di aiuto, i volontari hanno spesso sacrificato la propria salute, perdendo in alcuni casi anche la vita pur di donare aiuto”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato.
Sapresti riconoscere un rifugiato?
Nella giornata mondiale del rifugiato, avremmo potuto attirare la vostra attenzione con una delle tante foto felici che ritraggono i nostri volontari con bellissimi bimbi (provenienti dalle nazioni più disparate del mondo) mentre sono intenti a giocare, a sorridere ed abbracciarsi.
Scene dolci che ci muovono a compassione, la stessa compassione che ci fa indignare quando ritratto è un corpicino inanime che il mare restituisce alla riva ed alle nostre coscienze.
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