Bottiglie di plastica, pannolini, mozziconi di sigaretta, bicchieri e posate, resti di cibo. Sono i resti del passaggio umano sul litorale. Per chi lascia senza preoccuparsi di inquinare però, c’è chi si prodiga per ripulire. A Taranto diverse associazioni si occupano di raccolta di rifiuti. Anche gli ospiti sottoposti a provvedimenti limitativi della libertà e che frequentano il Centro socio rieducativo “Fieri Potest” danno una mano. Ieri pomeriggio, insieme ai volontari di Plasticaqquà, hanno ripulito un tratto della spiaggia di via del Tramonto dai rifiuti lasciati dai bagnanti. Tanto lavoro fatto con il il sorriso e concluso con un bel bagno in mare e con momenti di gioco e animazione in spiaggia.
“Una bella giornata in trasferta. Un’esperienza che mi ha entusiasmato – racconta Luciano, che frequenta il Centro Fieri Potest – anche perché abbiamo fatto capire alla gente intorno a noi che delle cose non si fanno. L’ambiente va rispettato. Ed è stato bello anche fare nuove conoscenze con altri volontari, scout. Torno a casa contento”
Per Francesco quella del volontariato è proprio un’esperienza nuova. “Io diciamo che sono un po’ pazzerello – sorride ricordando i trascorsi che lo hanno portato fino al Centro socio rieducativo – e ci sono dei giorni che non mi viene proprio voglia di fare niente. Oggi sono stato bene. Certo ho detto alla gente che non si fa e poi sono il primo a farlo. Adesso ci penserò due volte prima di buttare una sigaretta per strada. Mi verrà in mente il lavoro fatto oggi”.
Alessandro invece, rispetto agli altri ospiti di Fieri Potest, è da anni che si occupa della raccolta dei rifiuti a Lido Azzurro, dove vive con la famiglia. ” Tutto ha avuto inizio con le offese della gente ‘di fuori’, che ci accusava di sporcare o lasciare sporco. Allora, siccome l’ho presa sul personale, insieme ad altri amici del posto da 5 anni ogni lunedì ripuliamo di tutto quello che troviamo. Ora sono un riferimento della zona, mi arrabbio se vedo la gente che lascia sporcizia e così mi chiamano”. Poi ci scherza su mostrando foto dei rifiuti prima del suo intervento sul telefono: “mia moglie dice che ho più foto della spazzatura che con lei e i nostri 4 figli. Il mio tempo libero però per me è naturale trascorrerlo così, ripulendo la pineta e la spiaggia vicino casa”.
Le foto sono di Roberto Pedron